Asola è un comune di 9.383 abitanti della provincia di Mantova.
La storia di Asola si può interpretare come una continua ricerca di autonomia, che non fu mai indizio di isolamento, bensì di spinta propulsiva nel tentativo di coltivare un'identità propria e di conservare un volto riconoscibile. Asola, quale centro abitato, fu probabilmente fondata nel II secolo a.C. dai Galli Cenomani. Divenuta municipium romano nel 180 a.C. passò, dopo la caduta della Roma imperiale, sotto la dominazione dei Longobardi e dei Franchi. Alla fine del Medio Evo, durante il lento formarsi e consolidarsi delle Signorie, Asola, pur soggetta all'influenza bresciana, seppe ritagliarsi uno spazio d'azione suo proprio e formare,

con i borghi limitrofi, un distretto relativamente autonomo ( detto "quadra") il quale, con confini leggermente modificati, ottenne in seguito anche il distacco e l'autonomia dalla Diocesi di Brescia cui era soggetto. Fu a lungo contesa dai Gonzaga, signori di Mantova, dai Visconti di Milano e da Brescia. Scelse liberamente nel 1440 di assoggettarsi alla Repubblica di Venezia. La Serenissima seppe valorizzare la strategica posizione di confine della cittadina e la trasformò in fortezza; la governò saggiamente promuovendone l'economia e la cultura e, sopra ogni cosa, ne rispettò il forte e sentito desiderio di crescere nella liberalità e nell'autonomia, lasciando intatto l'antico privilegio di città nulli subdita.
La chiesa principale di Asola fu cattedrale, ossia sede vescovile, perché non soggetta ad alcuna giurisdizione ecclesiastica fino al 1818. Asola fu "fedelissima" a Venezia per più di 350 anni. Con la caduta della Repubblica Veneta nel 1797 ad opera dei Francesi, entrò a far parte della Repubblica Cisalpina e poi, nel 1802, del Regno d'Italia fondato da Napoleone I°. Nel 1814 passò sotto il dominio austriaco. Molti asolani presero parte alle guerre risorgimentali e Asola stessa fu meta di illustri personaggi come Carlo Alberto, Umberto I° e Giuseppe Garibaldi. Nel 1859 Asola fu liberata ed annessa, con la Lombardia, al Regno di Piemonte. Si istituirono scuole di ogni ordine e grado (dall'asilo per l'infanzia voluto da Ferrante Aporti, al ginnasio-liceo finanziato da Antonio Schiantarelli ed ebbero impulso le attività produttive. Lo sviluppo urbanistico mantenne intatta l'eleganza del centro abitato. Sulla grande piazza XX settembre, affiancata da comodi portici, si affacciano la cattedrale ed il Palazzo Municipale; da qui si ripartono, a raggiera, le vie principali. Asola ha dato i suoi natali a personaggi illustri. Fra essi ricordiamo Andrea Torresano, detto "l'asolano", che, appena in Italia fu conosciuta l'arte della stampa, aprì una stamperia a Venezia e, col genero Aldo Manuzio ed il figlio Gian Francesco d'Asola diede tanto impulso all'arte tipografica da produrre edizioni ricercate da bibliofili di tutto il mondo. Paolo Tosio fu scrittore e collezionista d'arte e legò a Brescia la ricca pinacoteca che da lui prende il nome. Marino Parenti fu scrittore e bibliografo del '900, fu apprezzato dai migliori pensatori del secolo. Riconosciuta "nobile città murata" nel Medioevo riebbe il titolo di città nel 1951 in virtù dei suoi monumenti e della sua storia millenaria.